Il numero delle disdette dei mandati aumenta vertiginosamente.
3 Novembre 2024
Disdette dei mandati aumento vertiginoso. E’ ormai una consuetudine.
Ogni qualvolta vi è un accenno di crisi economica, o solo di crisi aziendale, il numero delle disdette dei mandati aumenta vertiginosamente.
Ovviamente la ditta che si trova in difficoltà cerca e crede di superare il momento contingente sostituendo o annullando la rete vendita.
Avviene come nel calcio: il presidente non ha speso un euro per rinforzare la squadra, ciononostante la colpa è dell’allenatore il quale viene immediatamente messo alla porta. Ma in questo caso l’allenatore riceve quasi sempre tutto l’ingaggio pattuito.
Ciò non avviene per gli agenti di commercio. Al primo accenno di crisi vengono disdettati.
Non accade quasi mai che l’azienda cerchi di fare una autoanalisi delle motivazioni che hanno comportato la crisi; errori amministrativi come cattivi investimenti, spese eccessive, mancato rinnovo degli impianti produttivi, inserimento di dirigenti non all’altezza della situazione, tutto ciò purtroppo non rientra nell’analisi della maggior parte delle case mandanti.
La gravità.
Il fatto più grave è che non vi è nulla di più facile che disdire un mandato di agenzia: alcuni mesi di preavviso, sempre sperando che la mandante non cerchi di disdire in tronco per giusta causa accreditando una grave colpa all’agente; un po’ di euro di indennità… ed è tutto risolto, senza tener in nessun conto se quell’agente ha una famiglia da mantenere o se si è prodigato ed ha fatto notevoli investimenti per promuovere l’azienda. È sufficiente una semplice PEC ed è tutto risolto.
Vi è un solo modo per limitare questo scempio, cioè rendere il più oneroso possibile la facile disdetta.
L’Indennità Suppletiva di clientela deve essere il minimo garantito, così come ha sentenziato la Corte di Cassazione, e tutti noi dovremmo lavorare per questo.
Ma se non impariamo a chiedere tutte le indennità dovute, e se non lo facciamo nei termini giusti, ci troveremo sempre e comunque in una situazione di precarietà.
L’informazione e la conoscenza devono essere, per noi e per il nostro lavoro, la priorità assoluta.
Le associazioni di categoria servono anche a questo, chiedi un appuntamento per incontrarci, e ricordati di fare qualcosa per la tua attività.
di Mauro Ristè – Vice Presidente vicario nazionale – USARCI
L’Usarci è da sempre solo dalla parte degli Agenti di Commercio.